Vincent Kompany è un calciatore anomalo. Capitano del Manchester City e della nazionale belga, si è da sempre collocato nella schiera dei grandi giocatori che non vivono di solo calcio. Si interessa di politica, ha fondato e gestisce un’associazione umanitaria con la moglie Carla e in patria ha comprato una squadra di terza divisione per aiutare i ragazzi dei quartieri disagiati di Bruxelles. È figlio di un immigrato congolese, mentre sua madre, belga, è morta di cancro dieci anni fa. Fu proprio la madre, quando era ancora in vita, a convincerlo a ritardare il trasferimento dall’Anderlecht a un grande club per poter finire gli studi universitari di primo grado. Qualche anno fa, Kompany ha deciso di portare a termine il suo percorso universitario: si è iscritto alla Manchester Business School e recentemente si è laureato in un Master in Business Administration. L’argomento della sua tesi riguarda “come i club di Premier League possono trarre benefici dalle partite in casa”.
Categorie
Kompany si laurea e spiega: “Abbassare i prezzi dei biglietti può portare a vincere di più”
