«Quando entri dentro di loro, queste persone ti prendono anima e corpo, ti spingono a dar loro tutto ciò che puoi». È così che Stefano Trippetta racconta l’inizio della sua collaborazione con l’ASDD Roma 2000, una delle più importanti realtà di calcio per non vedenti del panorama italiano. Non ha un ruolo preciso in società, si definisce «factotum volontario». All’occorrenza fa il portiere (l’unico ruolo di questa disciplina paralimpica riservato ai vedenti), ma il suo scopo primario è quello di «aiutare questi ragazzi in maglia giallorossa a trovare le risorse economiche per poter portare avanti la scuola calcio, che è l’unica del genere in Europa».
Categorie
Roma 2000, l’eccellenza nel blind football: “L’unica scuola calcio per ciechi in Europa, ma senza soldi”
