Domenica scorsa ha fatto 90 anni. Campo Testaccio, diviso tra mito e cronaca, è ancora una ferita aperta nel tessuto urbano della città e nella memoria collettiva dei tifosi della Roma. Ma per quello che oggi è solo un cratere incastrato tra via Zabaglia e via Marmorata sono settimane calde: nei prossimi mesi passerà dal Comune al Municipio e inizierà la sua nuova vita, quella che da problema lo trasformerà in opportunità. L’opportunità per le istituzioni politiche romane di risolvere un problema decennale. Novant’anni dopo il primo fischio d’inizio nell’unico stadio di proprietà della storia della Roma, siamo tornati a parlare con uno dei principali artefici di quella che dovrà essere la sua rinascita: l’assessore allo sport del Comune di Roma, Daniele Frongia.
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Campo Testaccio, Frongia: “Ecco il futuro dello storico impianto: lavori entro l’anno e poi passa al Municipio”
